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Lo studio di una fonte storica diretta è avvincente e appassionante e allo stesso tempo non lascia spazio a errori o distorsioni. Se la fonte è attendibile sarà attendibile anche il risultato del suo studio. Ogni Comune del Regno ebbe il suo catasto onciario nella metà del Settecento; pochi ancora, però, sono i Comuni che hanno consapevolezza di quanto questa fonte possa testimoniare circa il loro passato. Questo lavoro si prefigge lo scopo di diffondere il documento a tutti e di rendere quanto più possibile nitida la fotografia scattata nel lontano giugno 1754 del nostro Paese. Le contrade, le famiglie, i beni descritti e i mestieri esercitati porteranno il lettore indietro nel tempo, unico dominus intramontabile, arbitro imparziale e incorruttibile di ogni vicenda umana.